CUORE
SELVAGGIO (Wild at Heart, USA/1990) di David
Lynch (125’)
Sceneggiatura: David Lynch dal romanzo di Barry
Gifford - Fotografia: Frederick Elmes - Montaggio:
Duwayne Dunham - Scenografia: Patricia Norris -
Musiche: Angelo Badalementi
Interpreti: Nicolas Cage (Sailor Ripley), Laura Dern
(Lula Pace Fortune), Diane Ladd (Marietta Fortune),
Willem Dafoe, (Bobby Peru), J.E. Freeman (Marcelles
Santos), Isabella Rossellini (Perdita Durango),
Harry Dean Stanton (Johnnie Farragut), Crispin
Glover (cugino Dell), W. Morgan Sheppard (sig.
Reindeer), Pruitt Taylor Vince (Buddy), Grace
Zabriskie (Juana Durango), Sheryl Lee (Glinda la
strega buona).
Tratto
dall’omonimo romanzo di Barry Gifford, vincitore
della
Palma
d'oro al
43º
Festival di Cannes,
conferita dalla giuria presieduta da
Bernardo Bertolucci,
il film vanta un cast di vere star: Nicolas
Cage,
Laura Dern,
Diane
Ladd,
Harry Dean Stanton e
Willem Dafoe.
Sailor e Lula sono amanti, ma si separano dopo
che Sailor viene incarcerato in seguito ad un
omicidio commesso per legittima difesa. Dopo il suo
rilascio, i due fuggono per andare in California,
violando apertamente gli obblighi di libertà
vigilata. Sulle loro tracce un detective
sguinzagliato da Marietta, squilibrata madre di Lula,
che farà di tutto per ritrovarli e uccidere Sailor.
Di motel in motel, travolti da una passione
incendiaria, i due fuggitivi trascinano lo
spettatore in un affascinante road movie attraverso
un’America disperata, violenta, pornografica.
ERASERHEAD (USA/1977) di David Lynch (89’)
Restaurato in 4K da Criterion Collection a partire
dal negativo camera originale 35mm sotto la
supervisione di David Lynch. La colonna sonora è
stata creata nel 1994 da David Lynch e dal sound
editor Alan R. Splet a partire dal missaggio
originale del 1976.
Sceneggiatura: David Lynch - Fotografia: Frederick
Elmes, Herbert Cardwell - Montaggio: David Lynch -
Scenografia: David Lynch - Musiche: Peter Ivers
Interpreti: Jack Nance (Henry Spencer), Charlotte
Stewart (Mary X), Allen Joseph (padre di Mary),
Jeanne Bates (madre di Mary), Judith Anna Roberts
(la vicina di casa), Laurel Near (la donna del
radiatore), Jack Fisk (l’uomo del pianeta).
Henry
Spencer, tipografo, vive da solo in uno squallido
appartamento fra le allucinazioni che la sua mente
malata visualizza. Invitato a cena dalla famiglia di
Mary, una ragazza con cui aveva avuto una relazione
tempo prima, scopre di essere diventato padre
di uno strano essere. Costretto a prendersi cura
della bizzarra creatura, Henry sprofonda in un
tunnel di disperazione, in cui i confini tra sogno e
realtà si confondono inesorabilmente.
Opera d’esordio di David Lynch, interpretato da Jack
Nance, il film - catalogato come horror ma in realtà
lontano da facili classificazioni - è diventato un
vero cult del circuito underground.
"FIRST IMAGE - DAVID
LYNCH"
(2018)
di Pierre-Henri Gibert (30’)
Intervista a David
Lynch nel suo studio di Parigi in cui ripercorre la
realizzazione di Eraserhead, a oggi
considerata una delle opere più singolari del cinema
americano.
Davanti alla telecamera, David Lynch spiega perché
il suo primo film rimane ancora oggi un tassello
fondamentale della sua filmografia.
THE
ELEPHANT MAN (GB-USA/1980) di David Lynch (124’)
Restaurato in 4K da StudioCanal a partire dal
negativo originale con la supervisione di David
Lynch.
Soggetto: dai libri The Elephant Man and Other
Reminiscences (1923) di Frederick Treves e
The Elephant Man: A Study in Human Dignity (1971)
di Ashley Montagu
Sceneggiatura: Christopher De Vore, Eric Bergren,
David Lynch - Fotografia: Freddie Francis -
Montaggio: Anne V. Coates - Scenografia: Stuart
Craig, Robert Cartwright - Musiche: John Morris
Interpreti: Anthony Hopkins (Frederick Treves), John
Hurt (John Merrick), Anne Bancroft (Mrs. Kendal),
John Gielgud (Carr Gomm), Wendy Hiller (Madre Shead),
Freddie Jones (Bytes), Michael Elphick (guardiano
notturno), Hannah Gordon (Mrs. Treves), Helen Ryan (Princess
Alex), John Standing (Fox)
Londra, seconda metà dell'Ottocento. A causa di
una malattia molto rara che gli ha dato sembianze
mostruose, il giovane John Merrick viene esposto
come "uomo elefante" nel baraccone di Bytes, un
alcolizzato che campa sfruttando la sua mostruosità
e lo tratta come un fenomeno da baraccone. È qui che
Merrick viene scoperto dal dottor Frederick Treves,
un chirurgo del London Hospital che convince Bytes a
cederglielo per qualche tempo in modo da poterlo
studiare e curare.
Portato in ospedale e presentato a un congresso di
scienziati, John si rivela ben presto agli occhi di
Treves come un uomo di intelligenza superiore e di
animo raffinato e sensibile.
Un'emozionante rappresentazione del nostro rapporto
con la diversità. Otto nomination agli Oscar per
l’opera seconda di David Lynch, da molti considerato
il suo film più doloroso e struggente.
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