ORARI

  Giovedì 29/09 Ore 21,00
     
  Venerdì 30/09 Ore 21,00
     
  Sabato 01/10 Ore 21,00
     
  Domenica 02/10 Ore 18,30 - 21,00
     
  Lunedì 03/10 Ore 21,00
     
  Martedì 04/10 Ore 21,00

 

 



 


Un film di
Dominik Moll

Con : Bastien Bouillon, Bouli Lanners, Anouk Grinberg

Francia/Belgio - Giallo/Drammatico/Thriller - 115'

La SCHEDA di Cinematografo

La Notte del 12: reduce da un grande successo in patria dove è stato acclamato da oltre mezzo milione di spettatori, Dominik Moll costruisce un efficace thriller su di una tipologia crimine praticamente quotidiano.
 

SINOSSI :  La Notte del 12, film diretto da Dominik Moll, ruota attorno a un caso di omicidio, quello di Clara, di cui si occupa l'investigatore Yohan (Bastien Bouillon), di recente giunto a Grenoble come capo della polizia giudiziaria. Nonostante le accurate indagini e gli estenuanti interrogatori, l'uomo non riesce a risolvere il caso e a trovare l'assassino. È così che l'omicidio di Clara diventa una vera e propria ossessione per Yohan, intenzionato a capire a tutti i costi chi sia l'assassino della giovane e chiudere il caso.  Insieme al collega Marceau (Bouli Lanners), l'investigatore individua diversi sospettati, per lo più conoscenti della ragazza, ma le ricerche porteranno a galla anche molti dei segreti di quello che appare al di fuori come un paesino tranquillo, cosa che farà sorgere in Yohan altri dubbi su chi possa essere il colpevole. L'investigatore, però, è certo di un unico dato: il femminicidio è avvenuto la notte del 12...

RECENSIONI : 
Al Festival di Cannes 75, il film co-produzione franco-belga intitolato La nuit du 12, si è rivelato come una delle più interessanti sorprese.
Si tratta di un giallo piuttosto serrato incentrato sull'inquietante circostanza che oltre il 20% dei casi di omicidio rimangono insoluti in Francia.
Un film che conferma la validità di regista dell'ormai ampiamente collaudato
Dominik Moll, specializzato nel rendere palpabili le atmosfere inquietanti che fanno da sfondo ai racconti che reggono le varie pellicole che lo vedono impegnato come regista.
Una ragazza bionda ventenne viene ritrovata barbaramente assassinata poco distante la casa della sua migliore amica, con cui aveva trascorso la serata organizzando una festa tra amici.
Lo spettatore in realtà si ritrova in una situazione privilegiata perché assiste alla terribile dinamica dell'omicidio, perpetrato con del liquido infiammabile ed un accendino, ma non riesce a scorgerei tratti distintivi del colpevole.
La polizia brancola ancora più nel buio, nonostante le indagini siano affidate al nuovo e giovane capo della brigata criminale di Grenoble, coadiuvato nella sua scrupolosa inchiesta dal valido supporto del più maturo Marceau.
Nonostante qualche sviluppo incoraggiante, l'indagine sarà destinata a rimanere senza un vero colpevole.
Il regista tedesco naturalizzato francese
Dominic Moll, ha saputo inquietarci sin dall'ormai lontano 2005 col suo giallo psicologico Lemming - Due volte lei, presentato pure lui a Cannes, in Concorso nell'edizione numero 58.
Dopo averci sorpreso di recente con il riuscito e nuovamente assai teso giallo Only the animals (2019), Moll torna al thriller con un film che si concentra nell'inchiesta infruttuosa, seppur scrupolosa e razionalmente condotta, in grado di confutare come la posizione della legge sia davvero piegata dalla mancanza di informazioni utili e di piena collaborazione da parte di chi, magari anche a fin di pudore, si cela dietro pericolosi riserbi senza sapere che contribuisce a rendere irrisolto un dramma e a lasciare a piede libero un assassino che potrebbe continuare la sua nefanda azione di persecuzione a danni di innocenti.
Nel film teso e ben raccontato, incentrato sugli sforzi dei due poliziotti per venire a capo di un enigma che li scuote anche a livello di coscienza, ma anche sulla reticenza, a volte colpevole, a volte invece solo casuale, dei molti possibili testimoni coinvolti nell'indagine, spicca l'interpretazione dei due ottimi attori protagonisti: il giovane
Bastien Bouillon, già visto nel precedente riuscitissimo e già citato Only the animals, e il possente, scorbutico e tatuatissimo Bouli Lanners, attore, regista e sceneggiatore belga dalla filmografia assai nutrita di film insoliti e quasi sempre di ottimo livello.  (www.filmtv.it)


Tutti i detective sono ossessionati da un particolare delitto che hanno incontrato nel corso della loro carriera, Yohan Vivès (Bastien Bouillon) non fa differenza. Alla vigilia della sua promozione a commissario Vivès deve occuparsi del brutale assassinio di una giovane di soli 21 anni che è morta bruciata viva per mano di qualcuno che probabilmente conosceva, di ritorno da una serata a casa della sua migliore amica.
La Notte del 12
, come anche visto nel recente “Men“, è un viaggio nell’inferno del maschile tossico nelle sue innumerevoli declinazione: dallo stalker, al violento, all’opportunista, al calunniatore. La pellicola, protagonista di uno straordinario successo in patria, naviga in tutto il campionario dei possibili atteggiamenti abusanti che si posso avere nei confronti di una giovane donna a cui non viene perdonato di avere delle frequentazioni maschili.
Un variegato atlante di mostri umani tutti candidabili ad essere assassini che in parte vengono moralmente assolti proprio da coloro che li dovrebbero perseguire visto che la maggioranza dei componenti della polizia è rappresentata proprio da figure maschili.
Al di là della individuazione degli esecutori materiali la vera colpevole tuttavia non può non essere riconosciuta nella cultura della violenza nei confronti delle donne, e delle minoranze in generale, nella quale siamo cresciuti e immersi quotidianamente. Una cultura che in qualche modo finisce sempre per giustificare l’abuso, soprattutto se le donne hanno l’ardire di rivendicare il controllo e la sovranità sul loro corpo. Una cultura che finisce sempre per interpretare il rapporto fra uomo e donna come qualcosa che porta intrinsecamente in sè un elemento di violenza.
Vibrante emotivamente,
La Notte del 12 restituisce il dramma di mille donne e di mille famiglie sconvolte dalla violenza che spesso non hanno modo di trovare vera giustizia.
Nel guardare la rappresentazione di questo odioso crimine perpetrato ai danni di una giovanissima non si può non pensare alle centinaia di femminicidi che si consumano nel nostro paese nonostante le denunce. Il chiaro segnale che non c’è ancora una protezione efficace per chi cerca di fuggire dalla violenza.
Spietato, appassionante e sincero,
La Notte del 12 è sicuramente una delle pellicole che dovrebbero essere proiettate nelle scuole ma lasciate ogni speranza voi che entrate al cinema.  (www.darumaview.it)