RASSEGNA del Mercoledì
*** I Film della Rassegna di FEBBRAIO ***
 
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MERCOLEDI' 22 FEBBRAIO
Ore 21,00

 

Un film di Samuel Benchetrit

La SCHEDA
 

Il film ingrana pian piano la marcia di una commedia dell'assurdo
in cui l'amore finisce per trionfare dove e come meno te l'aspetti.

Jeff, il boss locale (François Damiens), sposato con Katia (Valeria Bruni Tedeschi), comincia a seguire un corso di poesia per conquistare Roxene, la cassiera del supermercato del quale si è innamorato (Constance Rousseau). Al suo scagnozzo Neptune (Ramzy Bedia) spetta la missione di recapitarle i componimenti scritti apposta per lei. Nel frattempo Jacky (Gustave Kervern) viene incaricato di riscuotere un debito e si imbatte nella bizzarra Suzanne (Vanessa Paradis), impegnata nell’organizzazione di una pièce teatrale dedicata a Sartre e Simone de Beauvoir. Infine Jesus e Poussin (Joey Starr e Bouli Lanners) si dedicano alla festa di Jessica (Raphaelle Doyle), figlia adolescente di Jeff, convincendo i suoi compagni di scuola a partecipare – o non partecipare, a seconda dei casi – con metodi non sempre “ortodossi”.

Presentato in anteprima al Festival di Cannes 2021, A letto con Sartre è il nuovo film di Samuel Benchetrit. Il titolo italiano in realtà è fuorviante visto che quello originale – Cette musique ne joue pour personne (Questa musica non suona per nessuno) – esprime molto meglio l’esistenzialismo che viene affrontato dalla pellicola. Tutti i personaggi sono isolati, alla ricerca di qualcosa che sembrano all’improvviso trovare nell’arte o in diversi tipi d’amore. È così che per ciascuno di loro sembrerà possibile espiare ogni colpa e rinascere.

Jeff, boss malavitoso, si dedica alla poesia per conquistare la cassiera della quale si è invaghito ma lo fa soprattutto per sentirsi un uomo migliore. Jacky, innamoratosi a prima vista dell’affascinante Suzanne, è più che mai determinato a recitare nella sua strampalata pièce teatrale dedicata, come si evince appunto dal titolo italiano, a Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir. Gli altri due scagnozzi di Jeff agiscono invece in virtù di un affetto diverdo: quello nutrito per la figlia del loro capo, ovvero la timida e impacciata Jessica.

Le vicende di questo nutrito gruppo di personaggi si sviluppano in modo comprimario, senza che l’una fagociti l’altra. Ciò è facilitato da un validissimo cast, formato da attori del calibro di François Damiens, Vanessa Paradis, Gustave Kerverne, Bouli Lanners, Vincent Macaigne e persino l’italiana Valeria Bruni Tedeschi. Il tono della pellicola è tutt’altro che verosimile: al contrario, la sceneggiatura si poggia sul non-sense e sull’eccesso (basti pensare al personaggio di Jacky che uccide tutti gli attori della compagnia di Suzanne pur di aggiudicarsi il ruolo di Sartre al loro posto).

Benchetrit gioca con i suoi personaggi, li porta al limite e quasi li ridicolizza. Il surreale è talmente evidente da diventare parte integrante della storia. Questo da una parte caratterizza il film differenziandolo dalla massa, ma dall’altra lo penalizza. Alcune scene in effetti risultano un filo eccessive e rischiano di mandare a monte tutto il gioco, ma nel complesso A letto con Sartre raggiunge un buon livello artistico. In questo esistenzialismo ad ogni costo, il finale risulta all’altezza delle aspettative: un caleidoscopio di colori, proprio com’è la vita.