Laetitia Carton entra con la
sua camera instancabile e discreta, notte e giorno, nel piccolo
mondo cosmopolita che si raduna a Gennetines.
Tra stage e concerti improvvisati, ballerine e ballerini esperti
o alle prime armi si conoscono, si ritrovano, si osservano e
discutono a margine dei parquet, svelandosi all'occhio della
regista. Attraverso le loro parole e quelle della stessa
Laetitia (molte sono citazioni da testi poetici) il film tocca
temi come il sessismo, l'esclusione, la passione, il rapporto
con la tradizione e le distanze generazionali. Ma soprattutto
coinvolge lo spettatore nell'alchimia creata dal vortice dei
ritmi delle danze più diverse, quasi un viatico gioioso per un
confronto più libero e serrato tra persone che mettono in gioco
le loro timidezze, insicurezze e desideri. E nel respiro
alternato tra concerti e momenti di riposo, tra balli di coppia
e di gruppo, lenti e sfrenati, facili e complicatissimi, provano
a far andare all'unisono gesti, corpi ed emozioni. Un film per
credere alla magia che è in noi ...
(Da MyMovies)
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